L’INPS comunica che è possibile presentare istanza di accesso alla pensione anticipata denominata “Opzione Donna”, secondo i requisiti introdotti dall’ultima Legge di Bilancio: almeno 60 anni di età e 35 anni di contributi compiuti entro il 2022.
Inoltre, le lavoratrici devono rientrare in una delle seguenti categorie:
In aggiunta, il requisito anagrafico è ridotto di un anno in presenza di un figlio e di due anni con almeno due figli o se si rientra nella terza categoria.
Tuttavia, nel messaggio 467/2023 si legge: «con successiva circolare, di prossima pubblicazione, saranno fornite ulteriori istruzioni».
Da “La Nazione” Grande soddisfazione per la riuscita del convegno “La violenza e la discriminazione sulle persone con disabilità: l'importanza di fare rete sul territorio”, promosso dall'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili a Palazzo Ducale, che sabato scorso ha suggellato la giornata per ribadire “la condanna a tutte le violenze – dichiarano gli organizzatori – a partire da quella sulle donne e proseguendo con quelle verso i disabili e tutti i soggetti cosiddetti fragili”.
A circa 9 anni dall’emanazione del Decreto Legislativo n. 23 del 2015 (uno dei decreti attuativi del cd. “Jobs Act”), è possibile affermare che la disciplina sui licenziamenti è ancora fonte di instabilità ed incertezza.
La legge di bilancio 2024 ha previsto il “Bonus Mamme”: l’esonero della contribuzione previdenziale (9,19% della retribuzione), fino a un massimo di 3.000 euro annui da riparametrare su base mensile, per le lavoratrici che hanno almeno tre figli.