La pandemia ha acceso i riflettori sul sistema delle Residenze Sanitarie
Assistenziali, con un bilancio pesantissimo sul numero di contagiati e,
purtroppo, di personale e pazienti deceduti. Ma quella che sembrava una
tragedia inevitabile, tuttavia, si è palesata come una conseguenza della
politica miope che caratterizza l’intero settore (case di cura e di riposo,
comunità terapeutiche e riabilitative, ecc.).
Ancora oggi la situazione è disarmante:
- il personale è in grave carenza numerico e pesantemente sottopagato;
- poche Regioni incentivano e promuovono la qualità delle strutture;
- esiste una grave frammentazione del sistema, con meccanismi di
accreditamento e di finanziamento estremamente differenziati da Nord a
Sud del Paese.
L’incredibile abnegazione dei lavoratori sta portando avanti un sistema
che, allo stato attuale, è destinato al collasso.
Chi si occuperà dei nostri anziani? Chi avrà cura dei soggetti più
fragili della società?
Anche il P.N.R.R. sul tema sembra avanzare proposte nebulose e poco
concrete. Il grido d’allarme viene da più parti: non solo dal personale in
trincea, ma anche dai tanti gestori che con professionalità ed onestà
forniscono servizi di eccellenza agli utenti più fragili.
Abbiamo tutti l’obbligo di tutelare quella classe di ferro che, con grossi
sacrifici, ha contribuito a costruire il nostro benessere e a trasmettere i
valori fondanti della nostra società:
Lo SNALV Confsal promuove una seria discussione tra lavoratori, datori
ed Istituzioni per:
• consentire il miglioramento delle condizioni di lavoro dei
dipendenti “privati”, riducendo drasticamente il divario
retributivo e contrattuale con i colleghi del pubblico impiego;
• garantire l’omogeneità del sistema di accreditamento,
eliminando le assurde sperequazioni, sia in termini
regolamentari che di budget, vigenti da una Regione all’altra;
• potenziare i servizi afferenti al mondo socio – sanitario,
favorendo l’assistenza dedicata a singoli soggetti o piccoli
gruppi e, ove possibile, l’assistenza domiciliare mediante
l’integrazione tra pubblico e privato.
socioassistenziale@snalv.it
06.7049.2451
Colisee Italia ha manifestato alle Organizzazioni Sindacali la propria volontà di internalizzare i dipendenti di varie RSA, attualmente impiegati in regime di appalto presso la Cooperativa Punto Service. Le strutture interessate sono ubicate in Piemonte ed in Lombardia. A tal proposito, lo Snalv Confsal ha costituito un coordinamento unitario tra le proprie sedi territoriali al fine di presentare un'unica piattaforma sindacale che riguardi tutte le strutture coinvolte.
Il quotidiano La Repubblica ospita la riflessione dello Snalv sul ruolo del Sindacato oggi. Scarica il pdf dell'articolo qui.
Torino, 30 agosto 2023 – Continua la confusione sul contratto Anaste e sul settore socio-sanitario. Con un articolo pubblicato sull’edizione settimanale de “L’Espresso”, i sindacati confederali piemontesi giudicano “pirata” il contratto sottoscritto da Snalv e da Confsal, nonostante il CCNL sia migliorativo rispetto a quelli siglati da Cgil, Cisl e Uil.
"Riforma dell'assistenza agli anziani, valorizzazione delle professionalità, riordino della normativa. Queste ed altre proposte nello speciale de @La Repubblica pubblicato ieri, martedi 1 agosto"
Roma, 31 luglio 2023 – Lo Snalv Confsal ha trasmesso l’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del CCNL Anaste. Il contratto collettivo vigente ha una validità dal 2020 al 2022. La pandemia da Covid-19 e le criticità del comparto hanno ritardato il precedente rinnovo del Contratto, avvenuto in data 27 dicembre 2022.
Si è concluso il primo evento dello Snalv Confsal Lombardia dedicato ai lavoratori del socio-sanitario-assistenziale. Giornata intensa che ha prodotto un proficuo scambio di idee tra lavoratori, dirigenti sindacali, realtà associative datoriali, consulenti e professionisti del settore.
Si terrà domani 27 luglio, a Brescia, un'importante giornata di dibattito e approfondimento sul settore socio-sanitario-assistenziale organizzato dallo SNALV Confsal - Lombardia.
Roma, 21 luglio 2023 - Confsal e la sua federazione di categoria, Snalv Confsal, scrivono una nota al ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli e alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano per segnalare la disparità di trattamento economico tra i lavoratori italiani del settore socio-sanitario-assistenziale e chiedere l’apertura di un tavolo di confronto, al fine di trovare un’armonizzazione degli stipendi su scala nazionale.
Si è tenuta oggi, presso la sede regionale Confsal Liguria e della segreteria provinciale Snalv Confsal Genova, una riunione organizzativa del Sindacato.
Roma, 13 luglio 2023 - Il sindacato autonomo Snalv Confsal e la Confederazione Confsal non mollano la presa sulla vicenda Sereni Orizzonti e intendono fare piena chiarezza su ogni aspetto.
Dopo “Kos Group”, un’altra multinazionale delle Residenze per anziani sta cercando di mettere una pietra tombale sul passato: si tratta di Sereni Orizzonti, azienda che ha circa 90 strutture in Italia con migliaia di lavoratori alle proprie dipendenze.
La Segreteria nazionale dello SNALV Confsal comunica di aver sottoscritto, insieme alle altre Parti sociali, il verbale integrativo del CCNL Anaste recentemente rinnovato.
Si propone di seguito la relazione del Segretario Generale Snalv Confsal, dott.ssa Maria Mamone, illustrata nel corso della “Tavola rotonda: dalla parte del personale” nell’ambito del Convegno nazionale Anaste del 8 e 9 giugno 2023.
Oggi e domani, 8 e 9 Giugno, nella Sala Capranichetta in Piazza di Montecitorio a Roma, si terrà il convegno nazionale Anaste.
Oggi, 7 GIUGNO 2023, su Libero, edizione nazionale, la nostra denuncia sull’accordo sindacale firmato da Cisl, Uil e il gruppo KOS.
Stamane, a Bologna, lo Snalv partecipa al convegno di Anaste Emilia Romagna sul futuro del #sociosanitario.
Dalla Regione un contributo di 1500 euro in favore dei disoccupati e degli inoccupati che partecipano ai corsi di formazione. Si tratta di un voucher di 1.500 euro che copre i costi dei percorsi formativi di operatore socio-sanitario nel biennio 2023-2025.
Il settore socio sanitario sta vivendo una profonda crisi, in un Paese, come l’Italia, soggetto a un progressivo invecchiamento della popolazione e, di conseguenza, a un crescente bisogno di prestazioni assistenziali.
Stamattina lo Snalv Confsal Piemonte è stato ricevuto in Prefettura a Torino insieme ad una rappresentanza dei lavoratori della ORS Group, azienda privata che gestisce in regime di appalto il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Torino – Pozzo Strada.
"Contratto Anaste, basta pregiudizi, difendiamo insieme i lavoratori del settore socio sanitario".
I sindacati tornino a fare i “Sindacati”: analizzare i problemi, studiarne alla radice le cause, proporre soluzioni nell’interesse esclusivo dei lavoratori. E’ quello che lo Snalv Confsal sta provando a fare nel comparto delle R.S.A., un settore completamente allo sbando.
Hanno ragione ed è sacrosanta la protesta dei lavoratori delle RSA che lamentano paghe indecorose di 5 euro l’ora per gli operatori sanitari e di 6 euro l’ora per gli infermieri.
Roma, 28 Marzo 2023. Nel pomeriggio di ieri lo Snalv Confsal ha incontrato il sottosegretario alla Salute, on. Marcello Gemmato, presso la sede istituzionale del Ministero.
Nelle Residenze Sanitarie Assistenziali manca il 21,7% degli infermieri, il 13% dei medici e il 10,8% degli operatori sociosanitari.
Si è tenuta oggi a Torino un'importante riunione organizzativa con diversi lavoratori del comparto, provenienti da strutture differenti (RSA, comunità terapeutiche, centri riabilitativi, ecc.).
Aumento medio retributivo di 40€ mensili, prevista una tantum dilazionata di 300€.
Diverse sono state le istanze avanzate dalla Confsal nell’incontro di ieri con il neo Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Nel quadro confederale, infatti, il Segretario Margiotta si è fatto carico delle questioni rappresentate da ciascuna Federazione di categoria. Queste le priorità evidenziate dallo Snalv Confsal.
Quella dei lavoratori con part-time ciclico verticale è una battaglia che lo SNALV Confsal conduce da sempre: già tempo fa, il nostro Sindacato ha denunciato al Parlamento ed al Ministero del Lavoro l’ingiustizia di questi contratti che – durante i mesi di chiusura dell’attività – lascia i lavoratori senza stipendio e senza la possibilità di poter accedere ad ammortizzatori sociali.
Approvato ieri in Consiglio dei ministri il DisegnoDi Legge proposto dal ministro del Lavoro in materia di assistenza agli anziani non autosufficienti.
Il colosso delle case di riposo ha applicato un Contratto Collettivo del 2004, comportando un grave danno economico ai lavoratori.
KOS è un gruppo privato operante nel settore socio-sanitario-assistenziale. Soltanto in Italia gestisce ben 93 strutture tra Residenze per anziani, centri di riabilitazione, comunità terapeutiche. KOS applica in diverse strutture il Contratto Collettivo Anaste. Nel 2017, nonostante il CCNL Anaste sia stato rinnovato, KOS ha deciso unilateralmente di continuare ad applicare il vecchio Contratto Anaste del 2004...
Le Parti Sociali hanno individuato una soluzione “ponte” per superare l’impasse legato al rinnovo.