A circa 9 anni dall’emanazione del Decreto Legislativo n. 23 del 2015 (uno dei decreti attuativi del cd. “Jobs Act”), è possibile affermare che la disciplina sui licenziamenti è ancora fonte di instabilità ed incertezza.
Sin dalla sua entrata in vigore, infatti, la riforma del lavoro introdotta dal Governo Renzi è stata oggetto di numerosi dibattiti e critiche, che hanno indotto in più occasioni i Giudici di Merito a demandare alla Corte Costituzione questioni di compatibilità delle norme con i principi cardine della nostra Carta Fondamentale.
A seguito delle varie pronunce della Corte, un dato pare evidente: in caso di licenziamenti illegittimi, vi è stato un netto ampliamento dell’istituto della reintegra in luogo dell’indennità risarcitoria. Ciò in aperto contrasto con l’intento del Legislatore che, già a partire dalla cd. Legge Fornero del 2012, aveva cercato di restringere il campo di applicazione della tutela reintegratoria.
Di seguito si propone una sintesi delle principali decisioni degli ultimi anni che hanno, di fatto, ridimensionato la portata innovativa del Jocs Act ed aperto la strada ad una nuova riforma in materia.
In particolare, il nuovo art. 18 dello Statuo dei Lavoratori è stato oggetto delle seguenti pronunce della Corte Costituzionale:
Anche quest’anno è disponibile il Bonus Sostegno al Reddito (SaR) 2024, una misura di sostegno economico destinata ai lavoratori che hanno avuto contratti in somministrazione (ex interinali) e che ora si trovano in stato di disoccupazione involontaria.
A partire dal 1° luglio 2023, i lavoratori sportivi – sia dipendenti che collaboratori – possono richiedere l’indennità di disoccupazione (NASPI o DIS-COLL). Si offre una panoramica sintetica delle principali informazioni fornite dalla circolare INPS n. 67 del 20 maggio 2024, facilitando la comprensione delle norme e delle procedure per l'accesso alla prestazione.
La guida SNALV Confsal per i lavoratori impegnati in funzioni elettorali