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Lavorare dopo la pensione: requisiti e benefici della misura prevista dalla Legge di Bilancio 2025
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Con la Circolare n. 102 del 16 giugno 2025, l’INPS ha approfondito requisiti e modalità di accesso all’incentivo previsto dalla Legge di Bilancio 2025 relativo al posticipo del pensionamento.
LA MISURA.
Si tratta di un’opportunità rivolta al lavoratore dipendente che ha maturato il diritto alla pensione anticipata o anticipata flessibile: se decide di continuare a lavorare, può ricevere in busta paga la quota di contributi IVS a proprio carico.
REQUISITI.
Possono aderire:
I lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati);
Iscritti all’AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria) o a forme esclusive o sostitutive dell’AGO;
Che abbiano maturato entro il 31 dicembre 2025:
- il diritto alla pensione anticipata flessibile;
- oppure alla pensione anticipata (42 anni e 10 mesi di contributi, o 41 e 10 mesi per le donne).
Il lavoratore deve rinunciare volontariamente all’accredito della propria quota di contributi IVS.
BENEFICI.
Chi aderisce riceve:
- In busta paga, l’equivalente netto della quota IVS a proprio carico che altrimenti sarebbe stata versata all’INPS. Tale quota ammonta generalmente al 9,19% della retribuzione imponibile.
Questo importo non è soggetto a tassazione (non rientra, dunque, nel reddito imponibile) e viene erogato al lavoratore finché non raggiunge i requisiti per la pensione di anzianità.
- Il datore di lavoro, dunque, è esonerato dal versamento della quota IVS a carico del lavoratore, ma è obbligato a continuare a versare la quota a suo carico. In tal modo, la posizione contributiva del lavoratore continua ad essere alimentata in relazione alla quota IVS a carico del datore di lavoro.
DOMANDA.
Come richiedere l’incentivo?
L’adesione deve essere richiesta dal lavoratore e accettata dal datore di lavoro.
Per farlo:
- Serve una comunicazione scritta interna tra lavoratore e datore;
- Il datore aggiorna la contribuzione nel flusso UniEmens verso l’INPS.
LA MISURA.
Si tratta di un’opportunità rivolta al lavoratore dipendente che ha maturato il diritto alla pensione anticipata o anticipata flessibile: se decide di continuare a lavorare, può ricevere in busta paga la quota di contributi IVS a proprio carico.
REQUISITI.
Possono aderire:
I lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati);
Iscritti all’AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria) o a forme esclusive o sostitutive dell’AGO;
Che abbiano maturato entro il 31 dicembre 2025:
- il diritto alla pensione anticipata flessibile;
- oppure alla pensione anticipata (42 anni e 10 mesi di contributi, o 41 e 10 mesi per le donne).
Il lavoratore deve rinunciare volontariamente all’accredito della propria quota di contributi IVS.
BENEFICI.
Chi aderisce riceve:
- In busta paga, l’equivalente netto della quota IVS a proprio carico che altrimenti sarebbe stata versata all’INPS. Tale quota ammonta generalmente al 9,19% della retribuzione imponibile.
Questo importo non è soggetto a tassazione (non rientra, dunque, nel reddito imponibile) e viene erogato al lavoratore finché non raggiunge i requisiti per la pensione di anzianità.
- Il datore di lavoro, dunque, è esonerato dal versamento della quota IVS a carico del lavoratore, ma è obbligato a continuare a versare la quota a suo carico. In tal modo, la posizione contributiva del lavoratore continua ad essere alimentata in relazione alla quota IVS a carico del datore di lavoro.
DOMANDA.
Come richiedere l’incentivo?
L’adesione deve essere richiesta dal lavoratore e accettata dal datore di lavoro.
Per farlo:
- Serve una comunicazione scritta interna tra lavoratore e datore;
- Il datore aggiorna la contribuzione nel flusso UniEmens verso l’INPS.