Fino al 31 dicembre 2023 è possibile richiedere all’INPS il rimborso dei costi sostenuti per le rette degli asili nido o per l’assistenza domiciliare fino a un massimo di 3.000 euro.
REQUISITI
Possono presentare la domanda tutti i genitori di figli o figlie fino ai tre anni che rispettano i seguenti requisiti:
COME PRESENTARE LA DOMANDA
La domanda di contributo per il pagamento delle rette dell’asilo nido deve essere presentata dal genitore o dal soggetto affidatario del minore stesso che ne sostiene l’onere e deve recare l’indicazione delle mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica, compresi tra gennaio e dicembre 2023, fino a un massimo di 11 mensilità, per le quali si intende ottenere il beneficio.
È necessario allegare la documentazione attestante l’avvenuto pagamento delle singole rette.
Sono esclusi dal contributo gli eventuali servizi integrativi come, ad esempio, ludoteche, spazi gioco, pre-scuola, ecc.
Le ricevute dei pagamenti possono essere allegate anche successivamente alla domanda (entro e non oltre il 31 luglio 2024).
Il bonus può essere riconosciuto anche sotto forma di contributo di assistenza domiciliare in caso di gravi patologie.
VALORE DEL BONUS
Il valore del bonus spettante al richiedente varia in base al valore ISEE:
In assenza dell’indicatore valido o qualora il bonus sia richiesto dal genitore che non fa parte del nucleo familiare del minorenne, viene erogata la cifra minima di 1.500 euro.
Dalla Relazione sull’attuazione della Politica di coesione 2014-2020, illustrata dal Ministro Fitto in occasione del Consiglio dei Ministri del 16 Febbraio scorso, è emerso che sui complessivi 116,2 miliardi di euro spettanti all’Italia, ne sono stati spesi finora soltanto 36,5.
Con un emendamento al Decreto Milleproroghe appena approvato al Senato, è stata estesa l’operatività del Fondo nuove competenze a tutto il 2023. Cos’è il Fondo nuove competenze? Il Fondo nuove competenze è uno strumento di politica attiva, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, che mira ad aiutare aziende e lavoratori mediante lo sviluppo di competenze e formazione ad hoc sulla persona.
I datori di lavoro hanno l’obbligo di verificare i rischi presenti nei luoghi di lavoro (attrezzature utilizzate, sostanze e preparati impiegati, mansioni svolte) garantendo una formazione specifica con una visione attenta alla tutela della maternità.