La riforma del processo civile abroga espressamente il rito Fornero e la sua doppia fase in primo grado, sostituendolo con un nuovo tipo di procedimento, tendenzialmente più snello e veloce, introdotto con la riforma del processo civile.
LA RIFORMA
Il D.Lgs. n. 149/2022 (art. 3, comma 32) cambia nuovamente le regole, introducendo gli artt. 441 bis, ter e quater al codice di procedura civile.
Dal 28 febbraio 2023 il nuovo procedimento per le controversie in materia di licenziamento si applica a tutte le controversie nelle quali con l’impugnazione del provvedimento espulsivo è proposta domanda di reintegrazione, anche quando devono essere risolte questioni relative alla qualificazione del rapporto.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
La caratteristica fondamentale delle novità introdotte è rappresentata dal perseguimento della celerità dei tempi del giudizio. Da ciò l’indicazione del carattere prioritario delle controversie e la previsione della possibilità per il giudice di ridurre i termini del procedimento fino alla metà.
La riduzione dei termini non è obbligatoria, ma viene appunto decisa dal giudice in base alle circostanze esposte nel ricorso.
Esercitata tale facoltà dal giudice, conseguono due momenti di automaticità:
il limite del termine tra la data della notificazione del ricorso e quella della udienza di discussione, che non può essere inferiore a venti giorni;
il termine per la costituzione del convenuto o del terzo chiamato, ridotto alla metà.
All’udienza di discussione, inoltre, il giudice dispone, in relazione alle esigenze di celerità anche prospettate dalle parti, la trattazione congiunta di eventuali domande connesse e riconvenzionali ovvero la loro separazione, assicurando in ogni caso la concentrazione della fase istruttoria e di quella decisoria in relazione alle domande di reintegrazione nel posto di lavoro.
L’approfondimento SNALV Confsal su: nuova definizione di “persona con disabilità”, procedimento unico di valutazione, disciplina dell’accomodamento ragionevole.
«Un ulteriore passo in avanti per eliminare le discriminazioni nella vita sociale, professionale e familiare delle persone guarite da un tumore»
Adesso è ufficiale. Con il D.P.R. 11/04/2024 il Segretario Generale della FNA Confsal, nonchè vice nazionale dello SNALV Confsal, entra a far parte del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL), in rappresentanza della categoria "lavoratori dipendenti".