Il nuovo Governo ha sin da subito annunciato una riforma organica del Reddito di Cittadinanza.
Sono significative le modifiche che la Legge di Bilancio 2023 ha già arrecato alla modalità di funzionamento della misura.
Di seguito proviamo a sintetizzare le novità già in vigore dal 1° gennaio 2023.
ASSEGNI MENSILI
Anzitutto, si prevede che durante il 2023 il Reddito di cittadinanza sia erogato per un massimo di 7 mensilità.
Tale limite non si applica ai nuclei familiari al cui interno vi siano:
- persone con disabilità;
- minorenni;
- persone con almeno 60 anni di età.
OBBLIGHI FORMATIVI
La formazione diviene obbligatoria, a pena di revoca del Reddito, per due categorie di soggetti:
- componenti del nucleo familiare che siano maggiorenni, non occupati e non frequentanti un regolare corso di studio o di formazione (la Legge prevede alcune esclusioni, come i nuclei con persone con disabilità, ultra 65-enni, titolari di pensione, ecc): questi soggetti sono obbligati a frequentare un corso di formazione o di riqualificazione professionale per un periodo di sei mesi;
-giovani di età compresa tra 18 e 29 anni che non hanno adempiuto all’obbligo di istruzione.
PROGETTI DI PUBBLICA UTILITÀ
In tale ambito, i Comuni sono tenuti ad impiegare tutti (e non più solamente “almeno un terzo”) i percettori di reddito di cittadinanza residenti. A tal proposito è bene evidenziare che lo svolgimento di tali attività da parte dei percettori di reddito di cittadinanza è a titolo gratuito, non è assimilabile ad una prestazione di lavoro subordinato o parasubordinato e, comunque, non comporta l'instaurazione di un rapporto di pubblico impiego con le amministrazioni pubbliche.
RIFIUTO OFFERTA DI LAVORO CONGRUA
La Legge di Bilancio 2023 prevede la decadenza dal reddito di cittadinanza quando uno dei componenti del nucleo familiare non accetti la prima offerta congrua (prima ne servivano due). Per offerta “congrua” si intende una proposta di lavoro entro ottanta chilometri di distanza dalla residenza del beneficiario (o comunque raggiungibile nel limite temporale massimo di cento minuti con i mezzi di trasporto pubblici). In alcuni casi, tuttavia, l’offerta è considerata congrua ovunque sia collocata nel territorio italiano.
INFORMAZIONI ED ASSISTENZA AI PERCETTORI DEL REDDITO
Per informazioni più dettagliate e per la valutazione dei casi concreti, è opportuno che i percettori del Reddito di Cittadinanza si rivolgano ad una sede di Patronato. Allo stato attuale, infatti, la normativa è piuttosto farraginosa e richiede un’attenta analisi delle caratteristiche del nucleo beneficiario.
Qui puoi trovare la sede del nostro Patronato EPAS a te più vicino: https://www.epas.it/sedi.asp?regione
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📧 info@snalv.it – snalv@pec.it
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In attesa dei decreti attuativi delle nuove misure per il contrasto alla povertà (Assegno di inclusione e Servizio di formazione lavoro), l’INPS prova a chiarire le misure a cui hanno diritto gli esclusi dal reddito di cittadinanza.
Quello dei lavoratori fragili è un esempio lampante di quanto il “disordine legislativo” produca, spesso, danni concreti nella vita pratica delle persone. Il famoso “diritto allo smartworking” – più volte prorogato dall’inizio della pandemia, con formulazioni diverse e variegate – è diventato un vero e proprio ginepraio, in cui emergono ingiustificabili distinzioni tra i lavoratori, oltre a modalità procedurali che cozzano di logica e senso compiuto.
"Riforma dell'assistenza agli anziani, valorizzazione delle professionalità, riordino della normativa. Queste ed altre proposte nello speciale de @La Repubblica pubblicato ieri, martedi 1 agosto"