Quella dei lavoratori con part-time ciclico verticale è una battaglia che lo SNALV Confsal conduce da sempre: già tempo fa, il nostro Sindacato ha denunciato al Parlamento ed al Ministero del Lavoro l’ingiustizia di questi contratti che – durante i mesi di chiusura dell’attività – lascia i lavoratori senza stipendio e senza la possibilità di poter accedere ad ammortizzatori sociali (leggi qui).
Il Governo ha deciso di mettere una “toppa” temporanea, prevedendo un’indennità di 550 euro per i dipendenti di aziende private che, nel corso del 2021, siano stati titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale caratterizzato da periodi non interamente lavorati. Di seguito sono illustrate info e requisiti di cui alla circolare INPS n. 115 del 2022:
Cos’è? Il Decreto “Aiuti” ha previsto un’indennità di 550,00 € per i dipendenti di aziende private che – nel corso del 2021 - siano stati titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale, caratterizzato da periodi non interamente lavorati di almeno un mese in via continuativa e complessivamente non inferiori a sette settimane e non superiori a venti settimane.
Quali sono i requisiti? - Aver avuto, nel corso del 2021, un periodo di “non lavoro” considerato nel seguente modo: - almeno 4 settimane consecutive di non lavoro; - almeno 7 settimane totali di non lavoro (ed al massimo 20 settimane totali di non lavoro), conteggiate cumulativamente nel corso del 2021; - Non essere titolare di altro rapporto di lavoro dipendente (diverso da quello a tempo parziale ciclico verticale) al momento di presentazione della domanda; - Non essere titolare di Naspi o di un trattamento pensionistico diretto al momento della presentazione della domanda.
Come ottenere l’indennità? L’indennità viene erogata soltanto a seguito della presentazione della relativa domanda. I lavoratori interessati possono presentare istanza tramite i canali web dell’INPS o tramite i nostri Patronati, entro e non oltre il 30 novembre 2022. L’indennità viene erogata fino ad esaurimento dei fondi a disposizione.
La circolare n. 9 del 9 ottobre 2023 fa chiarezza sulle modifiche apportate alla disciplina del “tempo determinato” dal cd. decreto “lavoro” (D.L. n. 48/2023).
Sentenza Cassazione n. 27711/2023: l’approfondimento dello Snalv Confsal La sentenza della Cassazione 27711/2023, pubblicata il 2 ottobre 2023, interviene in materia di determinazione sindacale dei minimi retributivi, confermando e precisando un orientamento giurisprudenziale già noto.
Lo Snalv Confsal ha più volte denunciato l’inadeguatezza della normativa posta a tutela dei lavoratori fragili: le varie disposizioni emanate negli ultimi tre anni, infatti, da una parte hanno impedito – in tanti casi - di “proteggere” concretamente i lavoratori a rischio; dall’altra parte, hanno anche creato ingiustificabili discriminazioni tra i lavoratori stessi, sia sulla base di presunte condizioni sanitarie, sia in base all’appartenenza al settore pubblico o privato.