Nelle Residenze Sanitarie Assistenziali manca il 21,7% degli infermieri, il 13% dei medici e il 10,8% degli operatori sociosanitari.
Una fotografia preoccupante quella che emerge dal 5° Rapporto Osservatorio Long Term Care Cergas SDA Bocconi – Essity e che certifica quanto lo SNALV Confsal denuncia da anni.
Durante le centinaia di assemblee sindacali svolte in questi anni da Nord a Sud, la carenza cronica di personale che danneggia gravemente l’efficienza dei servizi ed il benessere dei lavoratori è un dato emerso costantemente.
Una situazione assurda ed allarmante, che riflette anche la vergognosa disparità di trattamento tra i lavoratori delle RSA e quelli del pubblico impiego.
Come si evince dal Rapporto Bocconi, il 74% di chi lavora nel settore dichiara che il burn out è cresciuto e che la qualità dei servizi è peggiorata proprio in virtù della carenza numerica.
A complicare il quadro vi è la frammentarietà della normativa, che varia da Regione in Regione. “Rsa”, infatti, non ha la stessa valenza in tutte le regioni, con impatti inevitabilmente differenti sull’operatività dei gestori e sulla loro capacità di innovare e di rispondere ai bisogni della cittadinanza.
Lo Snalv Confsal sta avviando un’interlocuzione con le Istituzioni competenti affinché si metta fine a questa vergognosa deriva che penalizza sia i lavoratori, sia i soggetti più deboli ospitati dalle strutture.
Se i precedenti Governi sono risultati “sordi” a tali criticità, ci si augura che il nuovo Esecutivo possa presto prendere piena coscienza della situazione: le figure professionali operanti nel Socio-sanitario non possono più essere considerati lavoratori di Serie B.
Lo SNALV/Confsal ha attivato una convenzione a livello nazionale con Agos, società finanziaria leader nel settore del credito alle famiglie, con una forte specializzazione nel credito al consumo, che mette a disposizione dei propri clienti un’ampia gamma di prestiti personali e di prestiti finalizzati all’acquisto di numerosi beni e servizi.
Il settore socio sanitario sta vivendo una profonda crisi, in un Paese, come l’Italia, soggetto a un progressivo invecchiamento della popolazione e, di conseguenza, a un crescente bisogno di prestazioni assistenziali.
Catanzaro, 19 maggio 2023 - Potrebbe avvicinarsi a una soluzione l’annosa vicenda di “Calabria Verde”, azienda regionale per la forestazione e per le politiche della montagna, i cui lavoratori della sorveglianza idraulica hanno ottenuto oltre un anno fa due pronunce giudiziali (Giudice del Lavoro e TAR) che obbligano la Regione ad applicare il Contratto Pubblico delle Funzioni Locali, in luogo del contratto collettivo nazionale (CCNL) privatistico.