Nelle Residenze Sanitarie Assistenziali manca il 21,7% degli infermieri, il 13% dei medici e il 10,8% degli operatori sociosanitari.
Una fotografia preoccupante quella che emerge dal 5° Rapporto Osservatorio Long Term Care Cergas SDA Bocconi – Essity e che certifica quanto lo SNALV Confsal denuncia da anni.
Durante le centinaia di assemblee sindacali svolte in questi anni da Nord a Sud, la carenza cronica di personale che danneggia gravemente l’efficienza dei servizi ed il benessere dei lavoratori è un dato emerso costantemente.
Una situazione assurda ed allarmante, che riflette anche la vergognosa disparità di trattamento tra i lavoratori delle RSA e quelli del pubblico impiego.
Come si evince dal Rapporto Bocconi, il 74% di chi lavora nel settore dichiara che il burn out è cresciuto e che la qualità dei servizi è peggiorata proprio in virtù della carenza numerica.
A complicare il quadro vi è la frammentarietà della normativa, che varia da Regione in Regione. “Rsa”, infatti, non ha la stessa valenza in tutte le regioni, con impatti inevitabilmente differenti sull’operatività dei gestori e sulla loro capacità di innovare e di rispondere ai bisogni della cittadinanza.
Lo Snalv Confsal sta avviando un’interlocuzione con le Istituzioni competenti affinché si metta fine a questa vergognosa deriva che penalizza sia i lavoratori, sia i soggetti più deboli ospitati dalle strutture.
Se i precedenti Governi sono risultati “sordi” a tali criticità, ci si augura che il nuovo Esecutivo possa presto prendere piena coscienza della situazione: le figure professionali operanti nel Socio-sanitario non possono più essere considerati lavoratori di Serie B.
Roma, 9 settembre 2024 – Si è tenuto la scorsa settimana, presso la sede del Ministero del Lavoro di via Flavia a Roma, un incontro tra la delegazione nazionale del sindacato Snalv Confsal e il Viceministro del lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci.
Reggio Calabria, 5 settembre 2024 - Il Ministro per gli Affari regionali ha impugnato la legge regionale N. 27 DEL 08/07/2024 - “Modifiche alla legge regionale n. 25/2013”, per illegittimità costituzionale, dando ragione al sindacato autonomo Snalv Confsal, che in varie occasioni aveva sollevato la questione dell’illegittimità della L.R. 27/2024, nella parte in cui prevedeva la possibilità di applicare due contratti, uno pubblico e uno privato, ai sorveglianti idraulici.