Per il solo anno 2022, è stata aumentata la soglia dei “Fringe Benefits ” (in italiano: liberalità, somme in natura) che il datore di lavoro può erogare al dipendente: la soglia è stata portata a 3.000€, non assoggettabili a tassazione.
FRINGE BENEFITS: COSA SONO
I fringe benefits rappresentano, dunque, “compensi in natura” perché appunto non vengono erogati sotto forma di retribuzione: possono essere beni ceduti o servizi prestati al lavoratore subordinato, nonché le somme erogate o rimborsate dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche di luce, acqua e gas.
Tali somme sono escluse dal reddito di lavoro dipendente ai fini IRPEF nonché dalla base immobile contributiva, entro il limite complessivo (per il solo anno 2022) di 3000,00 €.
FRINGE BENEFITS: A CHI SPETTANO
L’erogazione dei fringe benefits è del tutto VOLONTARIA: ciò significa che spetta al datore di lavoro decidere cosa erogare, quanto erogare, a chi erogare. È possibile anche un’erogazione a singoli lavoratori o ad una determinata categoria di dipendenti.
PAGAMENTO O RIMBORSO DELLE UTENZE DOMESTICHE (GAS, LUCE, ACQUA).
La disciplina specifica per il pagamento o rimborso delle utenze domestiche è stata chiarita dalla Circolare n. 35/2022 dell’ Agenzia delle Entrate. In particolare, è necessario che l’immobile a cui è riferita l’utenza domestica sia ad uso “abitativo” e, soprattutto, sia posseduto o detenuto dal dipendente o da un suo familiare (a prescindere dalla residenza/domicilio), ma a condizione che le spese delle utenze siano effettivamente sostenute dal dipendente.
È possibile rimborsare anche le utenze intestate al condominio, le cui spese vengono poi ripartite tra i condomini.
Fino al 31 dicembre 2023 è possibile richiedere all’INPS il rimborso dei costi sostenuti per le rette degli asili nido o per l’assistenza domiciliare fino a un massimo di 3.000 euro.
La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto una nuova forma di pensionamento anticipata, denominata cd. “Quota 103”. L’INPS, con il messaggio n. 754, ha comunicato che è già possibile presentare istanza di accesso.
La riforma del processo civile abroga espressamente il rito Fornero e la sua doppia fase in primo grado, sostituendolo con un nuovo tipo di procedimento, tendenzialmente più snello e veloce, introdotto con la riforma del processo civile.