Il colosso delle case di riposo ha applicato un Contratto Collettivo del 2004, comportando un grave danno economico ai lavoratori.
La Corte di Appello di Ancona ha confermato il giudizio di primo grado: il comportamento del gruppo KOS integra la condotta AntiSindacale.
KOS è un colosso privato operante nel settore socio-sanitario - assistenziale.
Soltanto in Italia gestisce ben 93 strutture tra Residenze per anziani, centri di riabilitazione, comunità terapeutiche.
Il gruppo continua ad applicare il vecchio CCNL Anaste del 2004. Ciò ha comportato, un notevole danno economico per i lavoratori, impedendo loro di beneficiare degli aumenti retributivi, contributivi e degli strumenti di welfare previsti dal Contratto Anaste del 2017 (sottoscritto anche dallo Snalv Confsal).
La vertenza nasce dal rifiuto del gruppo KOS di concedere allo Snalv un’assemblea sindacale nella RSA San Giuseppe di San Benedetto Del Tronto (Ascoli Piceno). Un rifiuto illegittimo, come ha sentenziato il Tribunale di Ascoli Piceno prima e la Corte di Appello di Ancora adesso.
Gli stipendi degli operatori socio-sanitari del settore privato sono vergognosamente bassi. L’aumento dell’inflazione di questi mesi sta aggravando di molto la situazione. Anche il CCNL firmato dallo Snalv Confsal nel 2017 è in una fase di stallo: l’associazione datoriale Anaste lamenta la totale assenza delle Istituzioni nell’aggiornamento delle quote. Il sistema va rivoluzionato, in quanto ogni Regione agisce in totale autonomia. Anche il PNRR sembra avanzare sul tema proposte nebulose e poco concrete.
Lo Snalv Confsal è al lavoro per una proposta organica di riforma del settore. Nel frattempo, il nostro #Sindacato si pone a disposizione di tutti i lavoratori del gruppo KOS per il recupero delle differenze retributive.
socioassistenziale@snalv.it
Roma, 23 marzo 2023. Un lavoratore in cassa integrazione potrebbe perdere il diritto all’integrazione salariale se presta un’altra attività lavorativa, anche per poche ore settimanali.
Un incontro proficuo ed interlocutorio quello avvenuto ieri tra il Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, ed i maggiori Sindacati italiani.
Nelle Residenze Sanitarie Assistenziali manca il 21,7% degli infermieri, il 13% dei medici e il 10,8% degli operatori sociosanitari.