Roma, 25 luglio 2024 – Si è tenuto ieri, presso la sede nazionale Anaste, un incontro tra le Parti sociali sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale.
L’incontro è stato fortemente sollecitato dallo Snalv Confsal nelle scorse settimane, considerate le condizioni di lavoro nelle RSA che diventano sempre più penalizzanti.
Lo Snalv Confsal e la Confsal avevano già trasmesso, oltre un anno fa, una prima ipotesi di piattaforma rivendicativa, a cui si è susseguita una piattaforma datoriale che sembra recepire in parte alcune delle istanze presentate dal Sindacato. Lo scoglio principale è rappresentato dalla parte retributiva: Anaste si è dichiarata disponibile ad equiparare gli stipendi a quelli della Sanità pubblica, a patto che le Istituzioni risolvano le profonde criticità del sistema di accreditamento.
“Lo Snalv e la Confsal reputano essenziale il coinvolgimento del Governo centrale, anche per garantire migliori standard e servizi omogenei in tutto il territorio nazionale. Siamo disposti in tal senso a mettere in campo tutte le azioni necessarie, anche congiuntamente ai datoriali” – dichiara il Segretario nazionale, Maria Mamone – “ma anche nell’inerzia delle Istituzioni abbiamo il dovere di garantire un adeguato rinnovo del Contratto e dare risposte concrete ai lavoratori, stremati da carenza di personale e stress fuori limite”.
Le parti hanno programmato una serie di incontri, finalizzati ad entrare nel merito della discussione sui singoli punti.
Roma, 9 settembre 2024 – Si è tenuto la scorsa settimana, presso la sede del Ministero del Lavoro di via Flavia a Roma, un incontro tra la delegazione nazionale del sindacato Snalv Confsal e il Viceministro del lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci.
Reggio Calabria, 5 settembre 2024 - Il Ministro per gli Affari regionali ha impugnato la legge regionale N. 27 DEL 08/07/2024 - “Modifiche alla legge regionale n. 25/2013”, per illegittimità costituzionale, dando ragione al sindacato autonomo Snalv Confsal, che in varie occasioni aveva sollevato la questione dell’illegittimità della L.R. 27/2024, nella parte in cui prevedeva la possibilità di applicare due contratti, uno pubblico e uno privato, ai sorveglianti idraulici.